{"id":1718,"date":"2022-08-22T12:56:50","date_gmt":"2022-08-22T12:56:50","guid":{"rendered":"https:\/\/guiaturisticadeflorencia.com\/?p=1718"},"modified":"2023-02-19T13:05:11","modified_gmt":"2023-02-19T13:05:11","slug":"chi-sono-i-primi-medici-di-firenze","status":"publish","type":"post","link":"https:\/\/guiaturisticadeflorencia.com\/it\/chi-sono-i-primi-medici-di-firenze\/","title":{"rendered":"Chi sono i Medici di Firenze?"},"content":{"rendered":"\n
La grande famiglia dei Medici si compone di molti personaggi che hanno attraversato la storia di Firenze dal XV al XVIII secolo. Seguendo il tour dei Medici e passeggiando per Firenze incontriamo molte statue che raffigurano Cosimo I che per\u00f2 non va confuso con l\u2019altro Cosimo de Medici, il Vecchio, che fu il nonno del Magnifico Lorenzo morto nel 1492.<\/p>\n\n\n\n
Quando si dice Medici, infatti, si pensa al nome del grande Lorenzo il Magnifico e la stagione del Rinascimento ma dobbiamo sapere che questa famiglia cos\u00ec famosa, gi\u00e0 in origine si divide in due grandi rami – primogenito e secondogenito – rappresentati rispettivamente da due fratelli, Cosimo e Lorenzo, figli di Giovanni di Bicci<\/strong>, capostipite della dinastia e figura amatissima in citt\u00e0 che \u201camava la pace e fuggiva la guerra\u201d come scrisse Niccol\u00f2 Machiavelli. Nel 1397 fonda il Banco Medici. Giovanni di Bicci mor\u00ec nel 1429 e fu seppellito nella Basilica di San Lorenzo. Dalla discendenza di Lorenzo e Cosimo de Medici, derivano tutti i grandi protagonisti della famiglia: protettori delle arti, condottieri, custodi di scienziati e sovrani della Toscana.<\/p>\n\n\n\n Il ramo primogenito deriva da Cosimo detto il Vecchio<\/strong> ( 1389-1464) ed opera a Firenze gi\u00e0 in epoca repubblicana e termina nella linea diretta di successione con l\u2019ultimo Medici, Pietro figlio del Magnifico.<\/p>\n\n\n\n Cosimo il Vecchio nel XV secolo accresce il patrimonio della banca aprendo una decina di filiali ed opera una politica di mecenatismo che lo posiziona al centro della vita politica di Firenze e si guadagna l\u2019appellativo di \u201cpadre della patria\u201d. A lui si deve la commissione di molti monumenti: le cappelle in San Lorenzo<\/a>, monastero di San Frediano, il Convento di San Marco, Palazzo Medici e la Cappella del Noviziato in Santa Croce<\/a>. <\/p>\n\n\n\n Cosimo concentra nelle sue mani un potere enorme che per\u00f2 minaccia l’equilibrio delle altre famiglie, tra queste gli Albizi. Cosimo \u00e8 infatti esiliato nel 1433 ma torna presto a Firenze perch\u00e8 tutti i progetti ed i cantieri aperti, cos\u00ec come i debitori ed i clienti chiedono il suo ritorno in citt\u00e0 a gran voce. Egli ritorna a Firenze, infatti, dopo appena quindici mesi radicando ancora di pi\u00f9 il suo potere. Nello stesso tempo la citt\u00e0 cresce e sperimenta soprattutto nella cultura e nelle arti; a met\u00e0 Quattrocento la corte medicea raccolta tra il Palazzo di via Larga ed il Giardino di San Marco, ospita e sostiene numerosi artisti di eccellenza e dotti filosofi greci esuli da Costantinopoli<\/p>\n\n\n\n A questo ramo della famiglia appartengono anche Piero de Medici detto il Gottoso<\/strong>. Il tempo che questi ha vissuto a Palazzo Medici \u00e8 ricordato come un periodo di grande fermento artistico: sappiamo che Piero fu un erudito committente e collezionista di codici miniati, monete, vasi in pietre dure e sculture con cui riemp\u00ec il suo Studiolo delle meraviglie. Continu\u00f2, Piero, la realizzazione degli affreschi di Benozzo Gozzoli<\/a> e i rapporti con artisti come Verrochio e Donatello, fu amico di intellettuali come Leon Battista Alberti e Filarete. <\/p>\n\n\n\n I figli maschi di Piero furono Lorenzo de Medici il Magnifico e Giuliano,<\/strong> quest\u2019ultimo fu nel 1478 assassinato nella Congiura dei Pazzi. Giuliano ebbe un solo figlio bastardo, Giulio, che diventer\u00e0 Papa Clemente VII<\/strong>. Miracolosamente scampato all\u2019agguato dei Pazzi, Lorenzo il Magnifico si ritira in Palazzo Medici di via Larga e costruisce un solido regno fatto di eleganza, erudizione ma anche di scaltre manovre tra le famiglie rivali e scelte politiche sullo scacchiere italiano che porteranno al tramonto gli antichi ideali repubblicani. <\/p>\n\n\n\n Due sono i Papi della famiglia Medici che vanno ricordati, oltre a Clemente VII, tra i figli di Lorenzo il Magnifico troviamo Giovanni, eletto Papa con il nome di Leone X<\/strong> e Pietro; quest\u2019ultimo, detto anche lo sfortunato succede al posto del Magnifico ma non aggiunge nessuna gloria alla famiglia, anzi, fu cacciato dalla citt\u00e0 dopo aver appoggiato il re di Francia, Carlo VIII ed il Palazzo Medici fu saccheggiato. L\u2019ultimo Medici di questo ramo primogenito fu Lorenzo II, Duca di Urbino padre della famosa Caterina de Medici, regina di Francia. <\/p>\n\n\n\n I Medici cercarono di riconquistare Firenze dopo la cacciata di Pietro de Medici, che intanto si era fatta Repubblica sotto il controllo di vari personaggi, tra questi Pier Soderini e Girolamo Savonarola<\/a><\/strong>. In questo breve periodo la Repubblica commissiona gli affreschi – perduti – a Leonardo e Michelangelo nella sala dei Cinquecento in Palazzo Vecchio.<\/p>\n\n\n\n Il Papa Clemente VII punt\u00f2 sui due nipoti per rimpiazzare il vuoto, Ippolito ed Alessandro, quest\u2019ultimo forse figlio proprio del Papa Medici. Il Papa, per\u00f2, rest\u00f2 imprigionato tra le maglie dello scontro politico tra le due grandi potenze che si contendevano l\u2019Europa, Francia e Spagna. Clemente fu costretto a scappare da Roma che venne messa sotto assedio dalle truppe spagnole, ma poi proprio tramite la Spagna, riscatt\u00f2 Firenze attraverso un’alleanza di interessi con Carlo V.<\/p>\n\n\n\n Carlo era s\u00ec stato eletto Imperatore nel 1519 ma non era ancora stato incoronato da un Papa, come vuole la tradizione dei Re cattolici. Ecco trovato l\u2019accordo: Clemente VII si impegner\u00e0 ad incoronare Carlo V ma in cambio guadagner\u00e0 Firenze.<\/p>\n\n\n\n Firenze nel 1530 cadde cos\u00ec sotto il governo di Carlo V che la regala ai Medici, prima sotto forma di una Repubblica, poi gli stessi Medici chiedono all\u2019Imperatore di inventare un Ducato di Firenze per assicurarsi il potere della citt\u00e0. Il potere dei Medici si consolida attraverso il matrimonio tra due personaggi, entrambi figli bastardi dei protagonisti: il duca Alessandro<\/strong>, figlio di Clemente e Margherita d\u2019Austria, figlia di Carlo V. Il matrimonio avvenne nel 1535. <\/p>\n\n\n\n Il governo del Duca Alessandro fu mal visto dai fiorentini, egli era un tiranno violento e presuntuoso, ma dur\u00f2 circa cinque anni e perse da subito l\u2019appoggio del Papa, Clemente VII che mor\u00ec appena due anni dopo l\u2019ascesa al potere di Alessandro.<\/p>\n\n\n\n Siamo nel primo Cinquecento ed a questo punto della storia emergono alcuni protagonisti dell\u2019altro ramo, il secondogenito di Lorenzo il Vecchio<\/strong> (1395-1440). <\/p>\n\n\n\n Spicca tra questi proprio un nipote di Lorenzo, chiamato Lorenzino (1514-1548). Accudito da Filippo Strozzi, Lorenzino si distinse per il suo carattere irascibile ed incontrollabile, fatto di vizio ed inquietudine. Tutte caratteristiche che lo collegarono presto nella cerchia di suo cugino, il Duca Alessandro. <\/p>\n\n\n\n La sera del 5 gennaio 1537 Alessandro I de\u2019 Medici cena con Lorenzino che aiutato da un sicario, Michele Tavolaccio detto lo Scoroncolo, organizza una trappola usando come esca una nobildonna fiorentina che avrebbe dovuto congiungersi carnalmente e segretamente con il Duca nelle stanze di Palazzo Medici<\/a>. Alessandro muore per mano di Lorenzino, uno vero Medici, che fugge dalla citt\u00e0 diventando il simbolo della resistenza dei Repubblicani di Firenze. <\/p>\n\n\n\n Lo zio di Lorenzino, Giovanni il Popolano ebbe un figlio, Luigi detto poi Giovanni dalle Bande Nere<\/strong>. Giovanni visse in convento fino all\u2019et\u00e0 di dodici anni per poi iniziare una grande carriera militare. Mor\u00ec durante una campagna nel 1526. Alla sua morte i suoi soldati vestirono tutti il lutto per molti anni, da ci\u00f2 il soprannome \u201cdelle bande nere\u201d.<\/p>\n\n\n\n Cosimo I, che diventer\u00e0 il Granduca, non era un discendente di Cosimo il Vecchio, era per\u00f2 membro illustre della famiglia in quanto figlio di Maria Salviati (nipote di Lorenzo il Magnifico) e Giovanni delle Bande Nere. E\u2019 il protagonista pi\u00f9 importante di questo ramo dei Medici che era caduto in disgrazia.<\/p>\n\n\n\n Cosimo nacque nel 1519 e nel 1537 gi\u00e0 si presenta in citt\u00e0 dinanzi ai senatori con l\u2019intenzione di colmare il vuoto lasciato dalla morte del Duca Alessandro e dalla fuga di Lorenzino. Sar\u00e0 lui l\u2019uomo nuovo dei Medici. Cosimo era amato, era figlio di quel Giovanni che aveva difeso la libert\u00e0 dei fiorentini che lo accettano come loro Duca.<\/p>\n\n\n\n Cosimo I concentra nella sua figura due corone: ducale di Firenze e Granducale di Siena. <\/p>\n\n\n\n Il ramo di Lorenzino, intanto, si era macchiato di assassinio e perde ogni diritto di successione. Cosimo pone fine agli antichi ordinamenti comunali e travolge le istituzioni pubbliche nella sua idea di potere quasi monarchico. Elimina gli oppositori repubblicani come Baccio Valori e Filippo Strozzi. Sotto Cosimo I Firenza entra anche nella sfera delle alleanze francesi e non solo spagnole. Cosimo, inoltre, fa risorgere l\u2019antico ducato di Toscana e diventa, con l\u2019appoggio del Papa, Granduca di Toscana. <\/p>\n\n\n\nCosimo de’ Medici il Pater Patrie <\/h3>\n\n\n\n
Piero il Gottoso de’ Medici<\/h3>\n\n\n\n
Quanti Papi hanno avuto i Medici?<\/h3>\n\n\n\n
1494-1512 la Repubblica di Firenze<\/h3>\n\n\n\n
Delitti e Tiranni nella famiglia Medici<\/h3>\n\n\n\n
Cosimo I il futuro Duca di Firenze<\/h3>\n\n\n\n
La nascita del Ducato di Firenze<\/h3>\n\n\n\n
Eleonora di Toledo a Firenze, la sposa spagnola di Cosimo I <\/h2>\n\n\n\n