Firenze la Chiesa di Santa Croce
Qual è la chiesa più bella di Firenze?
Il numero delle Chiese da visitare a Firenze è sproporzionato, per visitarle tutte bisognerebbe trascorrere diversi giorni a Firenze. Le chiese, le basiliche sono in primis luoghi di grande importanza spirituale, ma le meraviglie che custodiscono sono così spettacolari che ognuna di queste chiese merita di essere considerata come un vero museo, infatti alcune hanno un ingresso a pagamento. Quale chiesa è da visitare se sei a Firenze?
La Chiesa di Santa Croce è per me tra le più belle di Firenze. Tra le numerose chiese che posso consigliare di visitare, scelgo Santa Croce perché è il luogo simbolo della cultura di Firenze, qui si possono ammirare 8 secoli di arte e bellezza e trovare artisti come: Cimabue, Giotto, Donatello, fino ad artisti stranieri del Novecento come Henry Moore. Inoltre, a Santa Croce sono custoditi i monumenti e le tombe degli uomini che nel corso della storia hanno fatto grande Firenze e l’Italia.
La Chiesa di Santa Croce è un monumento immenso e se non vuoi perderti nulla di questo scrigno d’arte, puoi visitare Santa Croce riservando una visita guidata.
Quanto tempo ci vuole per visitare Santa Croce?
Il complesso monumentale oggi si estende per circa 12.000 mq ed è suddiviso in diversi ambienti e un museo. Una visita guidata a Santa Croce è un viaggio attraverso l’arte e la cultura di Firenze, può durare 1 o 2 ore. Potrete visitare non solo la magnifica chiesa ma anche il suo museo, i vari ambienti come il Refettorio, Il Cenacolo e la Sagrestia, ricchi di affreschi e oggetti d’arte. La visita prosegue esternamente con gli eleganti Chiostri dei monaci.
Vale la pena andare a Santa Croce?
Assolutamente Sì! Costruita su progetto di Arnolfo di Cambio nel 1296, la chiesa fu fondata come convento francescano nel XII secolo, la grande piazza a cui dà il nome è tra le più ampie della città per questo motivo è un simbolo del prestigio di Firenze. La Basilica è una delle massime espressioni dell’architettura gotica italiana. Santa Croce, inoltre, è il monumento francescano più alto d’Europa e contiene importanti cappelle ricche di dipinti e sculture, tra cui le cappelle Bardi e Peruzzi del XIV secolo, con affreschi di Giotto, uno degli artisti italiani più noti, considerato un precursore del Rinascimento. Penso sia una ottima ragione per andarci.
Perché Santa Croce a Firenze è famosa?
Ciò che rende “diversa” la Santa Croce sono le sue due entità, museale e una spirituale. Qui riposano le spoglie di grandi figure italiane, Le sepolture e cenotafi, hanno trasformata la Basilica nel Pantheon degli italiani.: da Michelangelo a Galileo Galilei, Leonardo Bruni, passando per Dante, Ugo Foscolo – cenotafi – o Machiavelli. Santa Croce a Firenze è il luogo della memoria eterna dei più illustri italiani, teologi, umanisti, scrittori e politici .
Chi è sepolto a Santa Croce?
Fin dalla sua fondazione ha ospitato molteplici sepolture di personaggi della società fiorentina ed è conosciuto con il soprannome di “Templo dell’Italia gloriosa”, definizione data dal poeta Ugo Foscolo. Incontreremo qui banchieri e mercanti del medioevo, artisti e umanisti del Rinascimento, grandi scrittori ma anche tanti illustri “stranieri” che scelsero di vivere gli ultimi anni a Firenze. Sapevi che l’architetto autore della facciata neogotica è sepolto qui? Ecco alcuni esempi:
Francesco Nori il salvatore di Lorenzo de Medici
La visita a Santa Croce ci introduce anche alla storia di personaggi legati alla famiglia Medici di Firenze, tra questi c’è Francesco Nori, che morì per salvare la vita a Lorenzo il Magnifico durante la cosiddetta Congiura dei Pazzi. La tomba è accanto a un pilastro davanti a quella di Michelangelo. Il suo monumento è decorato con il rilievo della Madonna del Latte di Antonio Rossellino , opera del 1478.
Tomba di Niccolò Machiavelli
Tra i fiorentini illustri non poteva mancare Machiavelli che proprio sul finire della dinastia Medici, svolse un ruolo importante nella Repubblica di Firenze. Quando Macchiavelli morì fu sepolto in una tomba quasi anonima. Il suo pensiero politico non era in linea con i Medici che ritornarono e governavano Firenze. Machiavelli fu riabilitato solo nel XVIII, quando la famiglia dei Medici era tramonta, e furono valorizzate l’opera e le idee dell’umanista. Machiavelli morì nel 1527. Sapevi che il suo monumento funebre fu realizzato solo nel 1787? L’artista Innocenzo Spinazzi, rappresentò la scultura con l’allegoria della politica.
Tomba di Donatello della famiglia Cavalcanti
Una delle opere più note della chiesa è “l’Annunciazione Cavalcanti” realizzata da Donatello, fa parte della tomba dell’omonima importante famiglia fiorentina, realizzata intorno al 1435 in pietra serena con intarsi in oro. È molto importante perché mostra la nuova rappresentazione dello spazio, ideata proprio da questo geniale scultore fiorentino. L’Annunciazione è rappresentata in altorilievo. La Vergine, in piedi, appare schiva mentre si allontana dalla presenza dell’ arcangelo. La composizione si distingue per il suo realismo. La cornice termina in alto con un frontone curvilineo a volute sul quale sono posti sei putti in terracotta che conservano resti di policromia.
Tomba di Michelangelo a Firenze
Il 18 febbraio 1564 Michelangelo morì a Roma. Il corpo dell’artista fu deposto nel convento annesso alla Basilica dei Santi Apostoli, ma si narra che gli scagnozzi del Duca Medici, entrarono nei locali e trafugarono il corpo. Gli agenti dei Medici caricarono il corpo su un carro e marciarono verso Firenze. La tomba di Michelangelo doveva stare a Firenze. Per ricostruire la storia del viaggio del corpo dell’artista a Firenze e il trasporto delle sue sculture, non basterebbe un romanzo noir.
Dopo molte ipotesi la tomba dello scultore fiorentino, fu progettata dal Giorgio Vasari nel 1570, insieme a diversi artisti che collaborarono al progetto. Il monumento presenta una base con iscrizione su cui poggiano due corpi marmorei e un affresco. Vasari qui rappresentò le tre arti che praticava il genio toscano: architettura, pittura e scultura.
Il Ritratto di Michelangelo
L’idea che Vasari sviluppa in Santa Croce per commemorare l’amico Michelangelo, è un sarcofago circondato dalle allegorie della Pittura, opera di Giovanni Battista Lorenzi ( 1528-1594) , della Scultura, di Valerio Cioli ( 1529-1599) e dell’Architettura, di Giovanni dell’Opera 81540-1599) allievo di Baccio Bandinelli; nel secondo registro compare un busto dell’artista sempre di Lorenzi, realizzato dalla maschera mortuaria che aveva realizzato il suo discepolo Daniele da Volterra, e che corona il sarcofago, fiancheggiato dagli stemmi della famiglia Buonarroti e di l’Accademia delle Arti, fondata nel 1563, tre corone collegate di quercia, alloro e ulivo, simboli delle tre arti che circondano il sarcofago.
Sei arrivato fino qui! Sei solo a metà della visita. Ce’ ancora molto altro da scoprire
Dove sono i resti di Galileo Galilei?
La tomba di Galileo si trova in Santa Croce. Galileo era uno scienziato che andava contro le vecchie teorie astronomiche, da sempre però sostenute dalla Chiesa cattolica. Per questa ragione Galileo fu perseguitato e condannato dall’Inquisizione. Scampò al rogo soltanto perché rinnegò le sue scoperte e per la protezione che gli offrirono i Medici di Firenze. Questi ultimi conservarono il corpo dello scienziato in una cappella privata, prima della ufficiale sepoltura.
La tomba di Galileo
La tomba di Galileo è addossata sopra gli antichi resti degli affreschi di Mariotti di Nardo che decoravano la chiesa nel XIV secolo. Il modello è simile a quello di Michelangelo, si vede il busto, opera di Giovan Battista Foggini, l’allegoria dell’Astronomia di Vicenzo Foggini e l’allegoria della Geometria di Girolamo Ticciati.
Le tombe del Rinascimento fiorentino
In Santa Croce a Firenze si trovano le più belle opere di scultura del primo Rinascimento. Si tratta di tombe, le due grandi sculture rinascimentali realizzate da Bernardo Rossellino e Desiderio da Settignano: il monumento funebre di Leonardo Bruni (+ 1444) e Carlo Marsuppini (+ 1453), umanista, successore di Leonardo Bruni nella Cancelleria della Repubblica fiorentina. È del tipo ad arcosolio, con plinto di base decorato da ghirlande, lesene, putti con scudi araldici, capitelli corinzi, trabeazione e arco semicircolare di ispirazione classica. I sarcofagi recano un’iscrizione in latino con un elogio al defunto, tipico dello spirito Umanista.
Il vero volto di San Francesco di Assisi
La visita a Santa Croce ti da l’opportunità di incontrare una delle prime immagini di San Francesco, dipinta da un maestro italiano del XIII secolo. Forse commissionato dalla famiglia Tedaldi, dal 1595 si trova sull’altare della cappella Bardi, posizione che determinò il soprannome di “Bardi Tabla”, e l’uso per il suo autore del nome convenzionale di “Maestro della tavola Bardi “, prima dell’attribuzione a Coppo di Marcovaldo (1225-1276)
La Cappella Pazzi di Brunelleschi
Importante visitare la Cappella della Famiglia Pazzi, simbolo del Rinascimento fiorentino, progettata da Filippo Brunelleschi. L’architettura ha un carattere particolare rispetto agli altri edifici fiorentini: la cappella è preceduta da un portico a cinque fornici, coperto con volte a botte laterali e cupolina centrale in asse con l’ingresso. Il portico anteriore ricorda la maestosa struttura degli archi di trionfo romani.
Alza lo sguardo quando sarai in questo punto! Ammira la policromia ideata da Luca della Robbia nella cupola esterna. E quando sarai dentro, alza gli occhi per leggere l’affresco con il cielo stellare, posto a decorazione della cupola dell’altare interno. Nel 1478, la famiglia Pazzi subisce condanne e confische per aver partecipato alla congiura antimedicea e la cappella rimane incompiuta nella parte superiore, poi risistemata successivamente. La cappella dei Pazzi permette di immergersi in un luogo prettamente rinascimentale che non ha subito trasformazioni significative, quasi come una macchina del tempo che riporta il visitatore indietro di seicento anni.
Pittura rinascimentale
Il Museo e Refettorio di Santa Croce conserva numerose opere d’arte come sculture di Luca della Robbia, e molti dipinti di Giorgio Vasari, Salviati e Bronzino. In una pala d’altare dipinta da Giorgio Vasari (Arezzo, 1511 – Firenze, 1574) nel 1572, sono stati scoperti i volti di Michelangelo, nella figura di Nicodemo, e quello di Rosso Fiorentino, altro artista rinascimentale, con il volto di Giuseppe D’Arimatea.
Conoscere l’ Arte Medievale di Firenze
Santa Croce è il luogo ideale per approfondire gli artisti e le opere più significative dell’arte Medievale italiana che proprio a Firenze, inizia una radicale trasformazione dello stile dove la rappresentazione si fa via via più realistica. Giotto e la sua bottega di artisti lavorano in Santa Croce in ben due grandi Cappelle, ma ancora prima, il suo maestro, Cimabue, realizzerà per la Basilica uno splendido dipinto. Sto parlando del famoso Crocifisso, dipinto da Cimabue intorno al 1280.
Il Crocifisso di Cimabue in Santa Croce
Cimabue è un maestro della pittura italiana del Duecento che supera gli schemi arcaici della precedente scuola pittorica, di ispirazione bizantina. Nella figura di Cristo che si trova oggi, nella Sagrestia di Santa Croce, possiamo vedere proprio come l’artista, disegna il corpo con un alinea di contorno netta che da forma ed una anatomia reale e asciutta. L’anatomia ed il colore usati per l’epidermide, sono naturalistici. Il dipinto di Cimabue fu sommerso e danneggiato l’alluvione di Firenze del 1966, il Crocifisso fiorentino, infatti, rimase sommerso per tre giorni da sei metri di acqua mista a nafta.
Firenze ha ispirato la Statua della Libertà di New York
La postura, il gesto della scultura di Pio Fedi, “La Libertà che ispira la Poesia”, dedicata alla memoria di Giovan Battista Niccolini poeta e patriota italiano, sono molto simili a quelli della Statua della Libertà, che si trova nel porto di New York . La differenza più grande tra i due è l’oggetto che portano nella mano sinistra: per l’italiano è uno strumento musicale, per l’americano le tavolette dell’Indipendenza per l’altro. Pio Fedi rappresenta la Poesia che spezza le sue catene alla ricerca della Libertà ed è collocato in Santa Croce nel 1883.
Informazioni pratiche per visitare la Basilica di Santa Croce: prezzi dei biglietti e orari
Il prezzo d’ingresso generale è di € 8,00. Per maggiori informazioni sui biglietti ridotti, gratuiti e sulla visita guidata, consulta il tour sulla mia pagina. Alla Basilica si accede da Largo Bargellini, lato sinistro della Basilica, dove si trova la biglietteria.
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