Visita la vendemmia nel Chianti toscano
Durante i mesi della vendemmia apriamo le porte della cantina per sperimentare per la prima volta l’intensa attività che vi si svolge. Visitiamo la vendemmia in una delle aziende agricole Pieve di Campoli, per osservare i lavori in campo e partecipare alla produzione manuale. La visita, effettuata insieme alla troupe televisiva spagnola rTve , ha svelato i segreti e la storia del tipico vino Santo toscano. La raccolta in questa zona viene generalmente effettuata tra la prima settimana di settembre e la fine di ottobre, protraendosi oltre i primi giorni di novembre fino agli anni successivi.
La nostra visita è stata al centro di una puntata del programma “AQui la Terra”. Continua il collegamento per vedere il video: http://play.rtve.es/v/7004036
Vino Santo del Duomo di Firenze
A Pieve de Campoli la vendemmia ha un enorme contenuto simbolico, le vigne appartengono da secoli alla Chiesa e il vino qui prodotto viene sempre utilizzato nel Duomo di Firenze per la vendemmia. Il Vin Santo è ormai anche la bevanda più apprezzata nella comunità toscana.
Visitare una Vinsantaia nel Chianti
La vinsantaia è un luogo unico. Alcune si trovano in cima alle torri medievali del paese, altri in antichi corridoi dotati di finestre come nella Pieve di San Casciano. La cantina è un luogo ventilato, dove i fattori esterni, in particolare le variazioni di temperatura e dell’aria, sono fattori che influenzano il processo di produzione e maturazione. Le principali modalità di appassimento delle uve è appunto lasciare l’uva distesa sulla parte esterna della paglia, in dialetto detta “rovi” o “reticoli”.
Origini: vino sacro per la peste
Il 1348 fu un anno di terrore, la peste si diffuse in tutta Europa. A causa della peste molte persone morirono e le città furono saccheggiate. In Italia molti cittadini cercarono rifugio nelle campagne, soprattutto nobili che avevano ville fuori città. Ma erano molti quelli che speravano di morire tra le mura della città come Firenze e Siena. Si racconta la storia di un frate dominicano che utilizzava il vino per alleviare il dolore dei suoi pazienti. La comunità cominciò a parlare di un vino sacro.
Il vin santo al Concilio di Firenze
Nel 1439, i soldati alla guida di un esercito di migliaia di persone vagavano per l’Europa cristiana. Ciò che accadde fu la chiesa di Costantinopoli e il re dei bizantini, l’odierna Istanbul. Questo fu il vero motivo del grande concilio organizzato da papa Eugenio IV, con l’intento di unificare la Chiesa d’Oriente con la Chiesa d’Occidente attraverso il grande scisma. Interroga i greci che videro chiedere un grande aiuto militare.
Il Sanctus Vino dei Medici
In quell’occasione fu organizzato un banchetto per i Medici e fu servito un vino del passato: il cardinale Bessarione, vescovo di Nicea, esclamò: “Hoc Xanthos est!” È chiaro che si trattava di un vino “xanthos”, letteralmente “biondo” come alcuni vini tradizionali prodotti nell’Isola di Xanthos/Santo (Santorini, Grecia); Questo fu subito assimilato dai partecipanti in latino con l’aggettivo “sanctus”.
L’ uva del Chianti
Oggi molte aziende toscane producono il vino sacro e lo ricavano da queste uve del Chianti. Questo vino dolce nasce da uve Colombana, Trebbiano e Malvasia coltivate nelle colline toscane di Chianti. I sottaceti vengono selezionati da mani esperte ed essiccati, perdendo acqua ed aumentando la parte dolce. Questo lento processo naturale può richiedere alcune settimane. Infine il mosto dolce viene posto in apposite botti per la fermentazione. Questo è ciò che rende speciale questo vino.
Di che colore è il vino Santo Toscano?
Il vin santo una volta era giallo ma oggi lo troviamo anche rosso. Per questo motivo talvolta le uve vengono abbinate ad altre uve locali, come il San Colombano o il Canaiolo bianco, o il Sangiovese locale che, in tutti i casi, non può superare il 30% nella versione classica, poiché la miscela supera almeno il 50% della presenza di uve Sangiovese, il prodotto può essere denominato “Vin Santo Occhio di Pernice”. A causa di questi blend troviamo anche vino santo di colore più scuro, con tendenza al rosso.